Cari amici del Ruolo Terapeutico, è con grande piacere che annunciamo la nascita de I Quaderni del Ruolo: la nostra nuova pubblicazione (che uscirà con cadenza semestrale) di clinica e formazione psicoanalitica. Nasce con la finalità e il nostro più sentito desiderio di proseguire il lavoro ultraquarantennale portato avanti attraverso la rivista Il Ruolo Terapeutico.

Abbiamo il piacere di condividere con voi l’editoriale del primo numero acquistabile presso le librerie La Feltrinelli (Il Mio Libro, Gruppo editoriale L’Espresso).
 

Albero EditorialeAvrei voluto scrivere il primo editoriale di questa nostra nuova pubblicazione con Sergio Erba. Non è andata così.

Nell’aprile del 2016 Sergio Erba ci ha lasciato. Non ci ha lasciato per scelta sua, no. È stato presente tra noi fino a quando ha potuto, fino a quando la sua fisicità glielo ha permesso. E forse è stato tra noi anche qualcosa in più di quello che il suo stato di salute gli potesse permettere. Non voleva lasciare, non voleva lasciarci. E chi lo ha conosciuto bene sa che non poteva che essere così.

Strano annunciare la sua morte. Tutto il metodo di lavoro trasmesso da Erba è un metodo spudoratamente fondato sulla vita. Una filosofia di cura, quella del Ruolo, che si fonda essenzialmente su ciò che sa trasmettere la persona, viva e presente, del terapeuta. Un pensiero di cura, quello del Ruolo, che mette al centro il rapporto che si crea, nel qui e ora, tra quelle due persone in carne e ossa che sono il paziente e il suo curante. Un modo di curare, il nostro, che vede come fondamentale e fondante la vitalità e il desiderio che si manifestano all’interno della relazione terapeutica. Quel desiderio e quella vitalità che sono anima e motore, per noi, della cura stessa.

Chi lo ha conosciuto lo sa. Lo sguardo di Sergio Erba era potentemente vivo, denso e profondo. Quel suo sguardo, e quel suo modo di vivere e di lavorare, sono stati espressione piena di quella filosofia di cura così accesa che, con così tanta passione, ci ha saputo testimoniare e trasmettere.

Cari lettori, apriamo questa nostra nuova pubblicazione con questo profondo lutto nel cuore ma con tutta la vitalità e il desiderio che Erba ci ha lasciato in eredità. È un grande vuoto quello che la sua morte ha lasciato, ma siamo immensamente pieni di tutto quello che, con così tanta presenza e passione, ci ha saputo trasmettere.

Ed è con questa pienezza, e grazie a questa eredità così preziosa, che annunciamo oggi con piacere la nascita di questa nostra nuova proposta editoriale. Sarà una raccolta, articolata e strutturata, di ciò che in parte appare sul sito del Ruolo Terapeutico; una raccolta, che uscirà con cadenza semestrale, di ciò che è stato da noi scelto in quanto ci pare raccontare e testimoniare ciò che sentiamo più nostro. Nostro vuol dire in sintonia con ciò che pensiamo, crediamo, testimoniamo. Nostro nel senso di ciò che emerge dalle nostre stanze di terapia, dalla nostra Scuola, dalle nostre letture, dai nostri incontri, dalla nostra quotidianità.

Sarà capace di aprire alla filosofia, alla letteratura, all’arte, alla poesia e a tutto ciò che contribuisce a conoscere e a raccontare ciò di cui è fatto l’animo umano perché siamo ben consapevoli che la psicoanalisi non è certo l’unica disciplina che lo tratta e lo conosce.

Sarà capace di aprire a ciò che succede nel mondo, perché le nostre stanze di terapia sono nel mondo e del mondo, e nel mondo e del mondo siamo sia noi che i nostri pazienti.

Sarà una proposta editoriale che saprà raccontare il nostro mestiere con un linguaggio il più possibile semplice e comprensibile per tutti, che vorrà dare spazio ai terapeuti delle più diverse realtà professionali, ai vari operatori delle relazioni d’aiuto, e che vorrà dare uno spazio privilegiato ai pazienti, i nostri e non solo.

Partiamo quindi con la certezza che arriveranno riscontri e considerazioni da parte dei nostri lettori e dei nostri collaboratori che ci aiuteranno a migliorare sempre più.

Non è stato facile ripartire ma l’uscita di questo primo numero testimonia un avvio e il desiderio di farlo.
Lo dedichiamo a Sergio Erba, con tutto il nostro affetto e la nostra gratitudine.

[Lorena Monaco]

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Editoriale Quaderni del Ruolo

 
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